Tra tutti gli interventi di medicina estetica disponibili, quelli per migliorare il proprio viso sono sicuramente tra i più richiesti.
Sia che si tratti di piccoli ritocchi o di interventi più invasivi, il lifting è senza dubbio tra i trattamenti più desiderati oggigiorno.
In questo ambito ultimamente si è poi diffusa una tipologia di trattamento chiamata “lifting liquido” che sta riscontrando sempre più successo. Vediamo in questo articolo quali sono le sue caratteristiche e le differenze con il lifting di tipo chirurgico.
Che cos’è il lifting liquido?
Il lifting liquido è una procedura non chirurgica che agisce sul viso, in particolare sul contorno occhi, per contrastare ed eliminare i segni dell’invecchiamento come rughe e zampe di gallina.
Con il passare degli anni, infatti, l’elasticità della nostra pelle tende a diminuire, iniziano a formarsi piccole rughe e si cominciano a notare i primi cedimenti sul viso. Inoltre molto spesso la secchezza della pelle e la perdita di luminosità diventano man mano sempre più evidenti.
Il lifting liquido consiste nell’iniezione di filler dermici (come acido ialuronico o botox, arricchiti con altre sostanze stimolanti) nelle zone deteriorate, per rendere la pelle più giovane ed elastica.
I composti che vengono iniettati hanno la caratteristica di rinvigorire e idratare gli strati più profondi della cute, in quanto riescono a disperdersi in modo più pervasivo rispetto ad altri tipi di sostanze.
Come abbiamo detto la procedura è veloce e scarsamente invasiva e non prevede convalescenza, se non l’accortezza di evitare per un po’ di usare sulla zona sostanze particolarmente aggressive.
Chiaramente prima di effettuare una tale procedura, è necessario sottoporsi a un colloquio preliminare per valutare il tipo di intervento e scongiurare eventuali incompatibilità allergiche ai prodotti utilizzati.
Prima della procedura poi, la pelle andrà detersa con una procedura adeguata, comprensiva anche di uno scrub.
Questo tipo di trattamento è consigliato per zone come quella del contorno occhi e quella limitrofa alle palpebre, oltre che sulla fronte e nel contorno labbra, se decidiamo di utilizzare questa procedura sul nostro viso.
Il trattamento andrà ripetuto per un primo periodo di alcuni mesi a cadenze di circa 15 giorni, per ottenere un effetto ottimale e maggiormente duraturo, che manterrà i suoi benefici per circa un anno prima di dover essere ripetuto.
Lifting liquido e lifting chirurgico: le differenze principali
A differenza del lifting liquido, quello chirurgico è un vero e proprio intervento sotto anestesia, in cui il chirurgo pratica piccole incisioni per separare la cute dai tessuti sottostanti, distendendo le zone che ne hanno maggiore necessità ed eliminando gli eccessi.
La prima differenza principale è quindi l’invasività del procedimento: il lifting liquido, come detto precedentemente, non è un trattamento chirurgico e prevede solamente una serie di iniezioni.
Anche i tempi di recupero in questo senso sono molto differenti: il lifting liquido permette di tornare alle proprie normali attività quasi nell’immediato dopo l’intervento estetico, mentre il lifting chirurgico richiede più tempo per guarire completamente.
Inoltre, mentre il lifting liquido comporta dei rischi minori, non richiedendo incisioni o anestesia, il lifting chirurgico può comportare alcune reazioni ed effetti indesiderati di entità maggiore, come infezioni, cicatrici, ematomi, che vanno valutate in maniera approfondita con il professionista che si occuperà dell’intervento.
Infine una differenza si può riscontrare nei tipi di risultati ottenuti e nella filosofia di fondo.
Da un lato il lifting liquido permette di avere risultati progressivi, con un approccio anche di tipo preventivo, volto a evitare di dover ricorrere a un lifting chirurgico in futuro. Quest’ultimo invece permette di ottenere risultati più importanti e visibili in tempo più breve, con un’ottica quindi di ripristino a posteriori di situazioni già maggiormente compromesse.
Il setting perfetto per trattamenti di lifting liquido
Come abbiamo detto, la procedura di lifting liquido è molto semplice e non chirurgica, per questo può avvenire tranquillamente in ambito ambulatoriale, in genere senza bisogno di anestesie.
Evitare di utilizzare lettini o poltrone “generiche” per i propri pazienti renderà l’esperienza molto più confortevole ed efficace sia per chi si sottopone ai trattamenti che per gli operatori, dal punto di vista ergonomico ma non solo.
Le poltrone Tecnocare sono state infatti sviluppate appositamente in collaborazione con un comitato scientifico di medici e chirurghi estetici che conoscono specificamente le necessità del settore che, ad esempio, in questo ambito, prevedono il bisogno di una visibilità e un’esposizione ottimale dell’area del viso e del collo.
In caso poi di trattamenti che necessitano di ripetizioni cadenzate nel tempo, la possibilità di memorizzare le posizioni preferite per gli interventi li renderà più veloci trasmettendo ai pazienti un maggior senso di sicurezza, cura e professionalità.
Per procedure come il lifting liquido la qualità delle poltrone di un ambulatorio può fare davvero la differenza e consentire ai pazienti di identificare immediatamente il livello a cui si colloca il servizio di uno studio o di un professionista.
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